Conosciamo i Produttori: L’appuntamento periodico per conoscere i nostri produttori locali di cibo buono, pulito e giusto. Scopriamone i prodotti, le attività, le curiosità e come si sono organizzati per affrontare le difficoltà del periodo.

Luppolario nasce a Como nel 2004, agli albori del fenomeno Birra Artigianale Italiana, sotto forma di associazione culturale allo scopo di “diffondere il verbo” della Buona Birra, facendo conoscere i pionieri di questo mondo ed i loro prodotti, organizzando degustazioni, gite, corsi di formazione, e molto altro. Dopo 15 anni di esperimenti e produzioni casalinghe, decidiamo di fare sul serio e diventare produttori professionisti, conservando però quel bagaglio di esperienza e artigianalità che rendono unico e irripetibile un prodotto. Nel 2014 nasce Luppolario, micro birrificio artigianale e indipendente. Piccolo nelle dimensioni, ma grande nell’ambizione di opporsi ad un mondo, quello industriale, fatto di prodotti omologati ed uniformi.
Il nome lega fortemente la nostra vocazione brassicola (Luppolo) al territorio comasco (Lario), e ogni scelta produttiva è orientata ad ottenere la migliore qualità senza compromessi, anche cercando, quando possibile, di sostenere e valorizzare le realtà agricole locali o italiane; realtà che, purtroppo, ad oggi sono ancora troppo poche e piccole per sostenere le richieste del settore.

Attualmente abbiamo varie tipologie di birre, da quelle molto leggere e beverine, alle più complesse e gustose. La produzione segue la logica delle stagionalità, e crediamo fortemente che il prodotto Birra debba essere scoperto ed esplorato soprattutto in abbinamento al buon cibo; per questo sul nostro sito (www.luppolario.it) vengono consigliati gli abbinamenti corretti per ogni prodotto.
Nella nostra rassegna il fiduciario della condotta di Como, Antonio Moglia, ha posto alcune domande al titolare dell’Azienda.

Come altre aziende avete aderito al servizio di consegna dei vostri prodotti “porta a porta”, cosa è cambiato nella vostra conduzione aziendale e cosa vi racconta il consumatore?
Il Birrificio Luppolario era già nato con l’idea sia della consegna agli esercizi commerciali che a quella porta a porta; col tempo la quasi totalità del prodotto è stato destinato ai professionisti; la recente diffusione del virus e conseguente chiusura degli esercizi commerciali ci ha spinti a rivalutare le diverse offerte; abbiamo quindi aderito a servizi di consegna online, ma per ora senza grande riscontro. Crediamo comunque che la vendita diretta, soprattutto in realtà come la nostra, fortemente radicate sul territorio, possa rappresentare un valido aiuto
Pensate che questa fase di emergenza abbia consentito a Voi produttori locali di fare “rete” e avviare un forte e resiliente rapporto fra le aziende anche quando l’emergenza sarà finalmente scongiurata?
E’ fuori dubbio che la pandemia abbia portato ognuno di noi, consumatori e produttori, a rivedere logiche e abitudini di approvvigionamento dei beni; per questo motivo siamo convinti che, oggi più che mai, i produttori locali abbiano aperto gli occhi e capito che collaborare (“fare rete”) è il miglior modo per garantire la sopravvivenza di ognuno. Siamo fiduciosi che questo insegnamento possa mantenersi e speriamo in futuro radicarsi nel tessuto produttivo locale.
Avete in sviluppo progetti nuovi da raccontare?
Abbiamo da poco completato un progetto di ampliamento dell’area produttiva e stiamo installando nuove attrezzature con cui potremo ulteriormente migliorare la qualità del prodotto.
Sul fronte commerciale, forse in controtendenza, non inseguiamo la continua ricerca di novità da proporre al mercato; il nostro obiettivo è, e rimane, quello di produrre buone Birre, e dissetare il maggior numero di consumatori.