
Intervista al consumatore: il fruitore del cibo indirizza l’offerta dei produttori e dei ristoratori; ascoltiamo le opinioni, analizziamo i comportamenti e seguiamo i suggerimenti di coloro che, alla ricerca del cibo buono, pulito e giusto, assumono il ruolo di veri e propri co-produttori.
Domanda:
Ci sembra che stia aumentando la ricerca da parte del consumatore di materie prime genuine e locali, credi che le aziende del territorio siano pronte a rispondere ad un aumento della domanda?
Risposta:
Crediamo anche noi che ci sia una maggior sensibilità verso i prodotti locali e genuini, ma questo atteggiamento aumenta molto piano e da modo aiproduttori di adattarsi alla domanda.
Domanda:
Pensi che l’emergenza sanitaria abbia mutato il Tuo comportamento alimentare? e se si in quale modo?
Risposta:
No, no l’ha mutato.
Domanda:
Secondo la tua opinione i produttori locali e i ristoratori del territorio potrebbero valorizzare meglio i propri prodotti per esempio trovando delle sinergie di rete?
Risposta:
Delle sinergie sono indispensabili vista la forza e lo strapotere delle multinazionali. I produttori locali dovrebbero però essere presenti dove la gente fa la spesa: al supermercato.
Domanda:
Quali nuove formule Slow food potrebbe adottare per far conoscere meglio i concetti di Cibo “Buono, pulito e giusto”?
Risposta:
Oltre agli incontri che organizzate abitualmente, troviamo molto utili le pubblicazioni fatte durante la pandemia per far conoscere le piccole realtà.
Domanda:
Anche la Condotta di Como sta rivedendo metodi e tecniche di partecipazione alle attività. Cosa ne pensi se si proponessero esperienze miste di partecipazione alle attività come per esempio presentazioni con degustazioni di prodotto in modalità live alternate a visite guidate nelle aziende agricole?
Risposta:
Sarebbero senz’altro utili (è quello che state facendo). Ci rendiamo conto però che siamo una minoranza. La velocità con cui cresce slow food tuttavia ci dà un po’ di speranza.