
Al termine dell’anno 2020, anno che difficilmente dimenticheremo per la pandemia causata dal Covid-19, si è realizzato un nuovo progetto di rete di Agricoltura sociale, ed è certamente una grande novità nel Comasco. Per conoscerlo da vicino, la Condotta di Como di Slow food incontra Francesca Paini. Donna attiva da lunghi anni nel campo sociale, fondatrice della Fondazione Scalabrini, è promotrice di una idea brillante, solidale, inclusiva e sostenibile. L’idea, è quella di far condividere energie e risorse sociali di quattro Cooperative del territorio allo scopo di valorizzare uno dei prodotti lariani per eccellenza. La seta. O meglio l’intera filiera della seta. Il progetto nasce con il nome di Bacomania e trova una sua evoluzione in Lariomania. Conseguenza naturale che sperimenta i suoi primi passi a Natale con l’avvio di una azione di marketing (Lariomania per l’appunto) per promuovere una serie di prodotti lariani realizzati dalle mani di persone con svantaggio sociale.
Tikvà, Milledù, Auxillium e Azalea, sono modelli di eccellenza di Economie sociali che hanno in comune lo scopo di favorire l’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale, e insieme producono e valorizzano novità enogastronomiche locali.
Qui i responsabili di Tikvà ci descrivono in ogni particolare il progetto kilometro zero.
















