Carissimi amici, socie e simpatizzanti,
siamo a pochi giorni dall’appuntamento elettorale che darà a Como un nuovo Consiglio comunale, un nuovo Sindaco e una nuova giunta. E anche la condotta comasca di Slow Food ha voluto confrontarsi con chi è in campo per amministrare la nostra città nei prossimi anni. L’incontro – con pranzo conviviale – è avvenuto il 31 maggio al Crotto del Sergente alla presenza di Fabio Aleotti, Adriana Bartolich, Vincenzo Graziani, Barbara Minghetti, Giordano Molteni e Alessandro Rapinese. Per altri impegni erano assenti Roberto Adduci e Francesco Saverio Matrale, che faranno pervenire le risposte alle nostre domande.Domande che hanno esplicitato alcuni punti qualificanti di quella che è ormai conosciuta sotto il termine di “food policy”.
Il nuovo governo di Como vuole essere protagonista di una cultura del cibo, secondo il nostro motto: “buono, pulito, giusto e per tutti”? Si impegna a intervenire concretamente contro lo spreco di prodotti e di suoli, a favore della cultura dell’alimentazione da diffondere soprattutto nelle scuole, a favore delle produzioni localie dei produttori locali, mettendo a disposizione anche spazi finora scarsamente utilizzati o addirittura non utilizzati, a partire dal mercato comunale? È favorevole alla ripresa delle colture agricole nei terreni lasciati incolti nel territorio comunale, in sinergia con associazioni presenti nel territorio e pronte ad assumersi questo compito? Infine, il futuro governo è disposto a dare un ruolo di protagonista ad associazioni che – come Slow Food – hanno conquistato sul campo una credibilità nella cultura della sostenibilità?
Giuliana Daniele – del Comitato Esecutivo Regionale lombardo di Slow Food – ha introdotto l’incontro ribadendo che ormai le politiche alimentari hanno un ruolo fondamentale per garantire la sostenibilità delle città e il benessere delle persone. Infatti le città sono i principali luoghi in cui – se non contrastate – si creano le condizioni per un uso sempre più intenso dei suoli, con il deperimento e la trasformazione delle superfici agricole, con l’impoverimento delle acque, con il peggioramento dell’ecosistema e della sicurezza alimentare. Ciò comporta – come stiamo già sperimentando – gravi conseguenze sulla società e sulla salute. Un fenomeno che può e deve essere combattuto con l’impegno e la direzione anche delle amministrazioni pubbliche.
Sono ormai decine le città che in Europa e nel nostro Paese hanno adottato e coordinato politiche alimentari attive, muovendo in maniera coordinata tutte le leve a disposizione. Si chiede che anche Como rientri tra le città virtuose e la condotta di Slow Foodsi è dichiarata disponibile ad assumere un ruolo di indirizzo nelle attività che verranno concordate in un tavolo – aperto a tutte le realtà territoriali – in grado di sviluppare, incentivare e coordinare le varie iniziative che possono generare il miglioramento delle politiche alimentari, del benessere dei cittadini (a partire dai più deboli e vulnerabili), delle condizioni dell’economia locale e del territorio.
Tutti i candidati hanno concordato sull’utilità e la praticabilità di questa visione e di questo progetto. Alcune proposte – soprattutto quelle relative al mercato comunale, alla valorizzazione dei produttori locali (che sono numerosi), per difendere la cultura alimentare e l’occupazione nelle piccole e medie imprese impegnate in questo campo – fanno parte in maniera più o meno esplicita dei programmi di alcuni candidati.
Altri argomenti che hanno riscosso grande interesse sono relativi alla cultura del cibo da diffondere nelle scuole e all’attenzionesulle caratteristiche dell’alimentazione nelle attività in cui il Comune è coinvolto (la ristorazione negli asili, nelle scuole e nelle strutture di ricovero di anziani e inabili).
Sarà nostro impegno far sì che il futuro governo della città ricordi e rispetti ciò che è stato dichiarato in questo incontro.







